
Welcome to Chigusa Kuraishi
L'arte di Chigusa Kuraishi è un'arte complessa, fatta di velature pittoriche e semantiche, stratificazioni concettuali e ottiche che ne arricchiscono la lettura e combinano armonia visiva a profondità spirituale. L'artista indaga i processi intimi del fare arte: l'ispirazione, la ponderata riflessione, l'incontro con la materia e la ricerca dell'altro. Influenzata dalla tradizione giapponese, Chigusa Kuraishi, attiva un delicato processo visivo volto alla compenetrazione di più aspetti. Da una parte un essenziale gradiente materico, sviluppato attraverso una sapiente ricerca sui materiali e sui cromatismi, mai casuali, ma sempre volti all'espressione di quel primigenio dialogo fra artista e realtà. Un dialogo manifestato tramite specifiche entità segniche - anche cifra stilistica dell'artista - : il taglio, ora violento, ora armonico e decorativo, la pennellata decisa e un preponderante blu oltremare.
Quest'ultimo diventa esercizio catartico: "quando stendo una pennellata di blu mi sento tranquilla", un rimedio psichico ed esorcizzante declinato alle volte come contrappeso armonico a masse di bianco e nero, e altre come incongruo elemento di sfondo a feroci gesti di manipolazione della tavola. Al contempo l'artista, conscio della natura mediale del supporto artistico, non si limita a un'arte autoreferenziale, ma propone una ricerca che ha nel dialogo il suo fine ultimo.
E forse nel superamento di quella superficie materiale e concettuale, di quel confine che divide artista e spettatore, che Chigusa trova la linfa creativa per il suo lavoro. Sulla scia di mitiche esperienze poetiche (in primis quella di Yves Klein), gli strumenti dell'arte diventano dispositivi dialogici, spazi aperti all'incontro e al confronto, in un costante slancio verso l'altro. Con i suoi ultimi lavori della serie Blue Exit, Chigusa rinnova la sua declinazione artistica. Attraverso un processo di epurazione di ogni forma drammatica, l'artista guarda e indaga la geometria.
Una geometria mai matematica, ma sempre artigianale e genuina. I materiali e i cromatismi, ormai cifra stilistica dell'artista, si innestano in questo caso in situazioni controllate. Esse, tuttavia, non lo sono mai fino in fondo: ogni geometria contiene il suo superamento. Il blu - anche in questo caso elemento di intercessione spirituale e sociale - ingloba la struttura e delicatamente ne fuoriesce. Pacato ma inesorabile, il movimento del colore ci parla dell'esigenza dell'uomo di riconoscersi in una struttura, di riempirla e contemporaneamente di dichiarare che essa non solo può ma forse deve essere superata.
Roberto Malaspina
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